Il caso
- GIALLOsuGIALLO
- 8 feb 2016
- Tempo di lettura: 3 min

LUOGO:
MADRID
ANNO:
2012
Nel 2012 scoppia la passione tra Mario Biondo (1982) e Raquel Sanchez (1973), galeotto il set dell'edizione spagnola dell'Isola dei Famosi, ambientata in Honduras. Al ritorno, Mario va a vivere a Madrid e si trasferisce a casa di lei. Il 22 giugno 2012 i due si sposano: c'è una fotografia che li ritrae mentre si abbracciano sulla terrazza di villa Sant'Andrea, con alle spalle lo splendido sfondo del golfo di Taormina. Entrambi sembrano radiosi: lui è perfetto, con i capelli tirati indietro con il gel; lei, anche se con dieci anni di più, è radiosa. Una fotografia che fa il giro dei rotocalchi perché il cameraman siciliano e la conduttrice dell'Extremadura sono la coppia glamour del momento: belli e di successo. Ma dopo un po iniziano i litigi: a casa dei genitori di lui, a Palermo in occasione del Natale, i due litigano e ripartono separatamente per la Spagna. Sarà l'ultima volta che i genitori di lui rivedranno il figlio vivo.
Il 30 maggio 2013 infatti Mario Biondo viene ritrovato morto nel suo appartamento madrileno di Atocha, in pieno centro. Secondo la testimonianza resa dalla donna delle pulizie e dal rapporto del medico legale che ne avrebbe accertato il decesso, il corpo del giovane sarebbe stato nel salone, appeso ad una mensola della libreria con attorno un foulard rosso e giallo, i piedi sul pavimento, le ginocchia piegate, dei lividi sulle gambe e un graffio sul braccio. Dal referto autoptico sarebbe emersa una morte per asfissia in seguito all'assunzione di alcool e sostanze stupefacenti.
E così il caso viene sbrigativamente chiuso con la dicitura "suicidio".
Bisogna precisare però che dodici ore prima di morire, il cameraman avrebbe salutato sua mogie che era partita in auto per andare a trovare uno zio a Plasencia, sua città natale, a 250 chilometri dalla capitale. I due poco prima avrebbero avuto un alterco ma Mario non ne avrebbe risentito particolarmente; dopo aver salutato la moglie, si sarebbe messo in contatto con uno spacciatore, dopodiché avrebbe prelevato denaro da un bancomat. Verso mezzanotte avrebbe chattato con il fratello rivelandogli di avere comprato dei biglietti per portare la famiglia a Madrid; quindi avrebbe scambiato dei messaggi con la moglie. In seguito sarebbe uscito e avrebbe effettuato delle consumazioni in un night club; tornato a casa sarebbe morto.
Cosa è successo a Mario? Un gioco erotico finito male? Un gesto folle sotto l'effetto di sostanze?
Dopo pochi giorni, il 22 giugno, la fresca vedova va a Formentera a divertirsi con degli amici, dove l'aspetta anche l'uomo che da lì a breve diventerà il suo nuovo fidanzato.
Ma i genitori di Mario non si rassegnano: non sono affatto persuasi che il figlio si sia suicidato. A riprova di questa convinzione la signora cita l'esito di una perizia medico-legale commissionata al professor Livio Milione dell'Università di Palermo, dopo che a sei mesi dalla morte la salma di Mario è stata riesumata per una nuova autopsia. "Rimangono a tutt'oggi dei forti dubbi" vi si legge "circa le modalità di rinvenimento del cadavere, sull'orario della morte e non ultimo sulle cause che l'hanno determinata". E questo anche a causa della superficialità, carenza ed inaccettabile pessima conduzione del primo esame autoptico condotto dal medico legale spagnolo".
Troppe le incongruenze e le omissioni, persino sull'ora della morte (forse le 4, forse le 6).
Nessuna menzione ad uno stato emorragico dell'emisfero sinistro che potrebbe far pensare ad un urto con un oggetto contundente che potrebbe aver tramortito Mario, prima di essere strangolato con la messinscena di un suicidio. Anche le gambe piegate costituirebbero una posizione incompatibile con l'ipotesi di un'impiccagione.
L'ipotesi più inquietante è che Mario avesse scoperto qualcosa di scabroso nel passato della moglie: qualcosa che Mario non doveva sapere. I tentativi di entrare nel profilo personale del giovane e il cambio dei codici di accesso avvenuti dopo la sua morte, avrebbero proprio mirato a cancellare le prove delle sue ricerche sulla moglie. Ad effettuare queste operazioni sarebbe stato il cugino di Raquel, un esperto informatico. E proprio in merito a ciò l’uomo sarebbe stato interrogato.
Ma è dell'inizio del 2016 il colpo di scena: è stata concessa dalle autorità straniere ai magistrati italiani quella che in gergo viene definita una rogatoria internazionale, ovvero l'autorizzazione a svolgere nuove indagini in terra spagnola. Segno che anche i giudici di Madrid iniziano a dubitare dell'ipotesi del suicidio.
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