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Come andrà a finire

  • GiallosuGiallo
  • 1 feb 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

A distanza di un anno da quando il caso è diventato di pubblico dominio, di Guerrina Piscaglia non si è trovato mai il corpo né una traccia precisa, nonostante battute di ricerca su tutto il territorio tra la Toscana e la Romagna. Il fatto che il corpo non sia stato trovato costituisce un grosso ostacolo.

Tuttavia resta in piedi l’impianto accusatorio relativo al possesso del cellulare della donna e l’interrogatorio dello stesso Gratien durante il quale lo stesso avrebbe cristallizzato l’impianto accusatorio (il fatto di avere incontrato Guerrina due giorni dopo la sua presunta scomparsa, ovvero il 3 maggio, in compagnia del fantomatico “zio Francesco”).

Potrebbe risolversi in nulla come succede spesso con processi indiziari: non c’è il corpo, non c’è alcuna “prova regina”; di conseguenza il vaglio dibattimentale sarà “in salita” per la Procura.

Infine: è emerso che il fratello di Padre Gratien sarebbe stato ucciso in Congo pochi mesi prima che il prete africano partisse dall'Italia. La cosa strana è che, nell'ultima puntata di una nota trasmissione pomeridiana, sarebbe intervenuto al telefono proprio il presunto fratello di Gratien (?), il quale avrebbe dichiarato di essere assolutamente sicuro della sua innocenza.

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