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Come andrà a finire

  • GiallosuGiallo
  • 3 feb 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Dalla tarda mattina di mercoledì 27 gennaio la fonderia Bozzoli di Marcheno, nel bresciano, non è più sotto sequestro. Il datore di lavoro Adelio Bozzoli, fratello di Mario, l’uomo scomparso la sera dell’8 ottobre 2015, ha raggiunto lo stabilimento con i carabinieri. Sono stati rimossi i sigilli sui luoghi dell’attività produttiva e sugli uffici, riconsegnando lo stabilimento alla proprietà. Non è dato sapere quando lo stabilimento potrà riprendere la produzione, visto che i macchinari sono rimasti fermi per tre mesi e le diverse commesse di lavoro sono sfumate, provocando perdite di svariati milioni di euro.

L’unica certezza al momento è rappresentata dai due operai Oscar Maggi e Akwasi Aboagye e dai nipoti di Mario Bozzoli, Alex e Giacomo, indagati per concorso in omicidio e distruzione di cadavere.

L’anatomopatologa Cristina Cattaneo andrà avanti nella sua ricerca di possibili tracce o resti.

Le indagini sulla sparizione di Mario e la morte dell’operaio Giuseppe Ghirardini proseguiranno.

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