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L'accusa

  • GiallosuGiallo
  • 5 feb 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Giustizia - Accusa

«È un bugiardo patentato, che non voleva perdere il patrimonio, l’affidamento dei figli, forse anche il lavoro a causa di un divorzio in cui gli avrebbero contestato l’addebito per la lunga relazione con quella che era l’amica di famiglia» è stato il motivo della richiesta del rinvio a giudizio da parte del PM Giaconi.

Tutti i testimoni avrebbero collocato il marito di Roberta Ragusa in via Gigli, supportando il racconto di Loris Gozi. Filippo Campisi, il vigile del fuoco che quella sera si trovava a passare in zona, inoltre, avrebbe riferito di aver sentito delle grida di donna. A smentire il marito di Roberta non ci sono solo Loris Gozi e Silvana Piampiani - che sostengono di averlo visto la notte della scomparsa (mentre lui dice di essere andato a letto) ma anche la moglie e la suocera di Gozi che affermano di aver ricevuto due visite del Logli - che invece nega - il giorno successivo alla sparizione di Roberta.

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