I testimoni
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- 6 feb 2016
- Tempo di lettura: 2 min
GIOVANNI BUCCOLIERI
Giovanni Buccolieri fa il fioraio. In un primo tempo avrebbe raccontato che il 26 agosto 2010 Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano avrebbero rincorso in auto la piccola Sarah per le strade di Avetrana e, dopo averla costretta a salire in macchina, l’avrebbero portata a casa (e, secondo le tesi della Procura, uccisa). In effetti, senza questa sequenza, non reggerebbero gli orari che, secondo la corte d’Assise, renderebbero compatibili le imputate con il delitto. Ma il “sognatore”, che in tutte le sedi mediatiche ha ripetuto che solo di un “sogno” si è trattato, non è stato tenuto in considerazione in quanto diventerebbe imputato di reato connesso ossia di false dichiarazioni al PM. Buccolieri va ripetendo tuttora che non vuole avere sulla coscienza la condanna di due innocenti.
MARIANGELA SPAGNOLETTI
Amica di Sabrina Misseri e di Sarah con le quali avrebbe dovuto recarsi al mare il 26 agosto 2010.
Mariangela Spagnoletti riferisce che, vedendo la cugina in ritardo all'appuntamento, Sabrina Misseri "appariva agitata", ripetendo che la ragazzina era stata certamente rapita e che occorreva avvertire immediatamente i Carabinieri. In aula così dichiarerà agli inquirenti: “A Sabrina piaceva Ivano. Me lo diceva lei che parlava sempre di Ivano, gli interessava come ragazzo, voleva avere con lui una storia. Sabrina gliel’ha detto e gliel’ha fatto anche capire. Per lei era una cosa forte.”. E rammenterà che la sera prima del delitto c’era stato un diverbio tra Sabrina e Ivano: “Andammo al pub e Sabrina disse, riferendosi a Sarah <<si vende, si vende>>. C’era anche Sarah, non rispose, non so se si mise a piangere o meno, non la vidi in volto. Poi in auto Sabrina mi disse che Ivano considerava più Sarah di lei”.
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