I testimoni
- GiallosuGiallo
- 8 feb 2016
- Tempo di lettura: 2 min

IL VIGILE DEL FUOCO - COLLEGA DI MICHELE
A parlare è un vigile del fuoco, di cui non si conosce il nome, collega del marito di Elena il quale avrebbe riferito che dopo la scomparsa della donna, il 24 gennaio 2014, sarebbe andato a cercarla nelle campagne circostanti insieme al figlio e ad altri colleghi. A dirigere le operazioni di ricerca, ci sarebbe stato proprio Michele, che avrebbe impartito indicazioni a tutti dicendo dove andare e dove “non” andare. "Diceva di avere già controllato vicino alla ferrovia, proprio dove c’è il rio Mersa e dove poi il cadavere è invece stato ritrovato. Ripeteva che là era inutile andare in quanto lui c’era già stato a controllare, per questo Michele ci ha fatto concentrare altrove e solo sulle sue esclusive indicazioni. Abbiamo percorso la strada sterrata che arriva alla ferrovia, a piedi, poi ci siamo separati e lui è andato da solo nel luogo nel quale è stato trovato il corpo". Michele avrebbe poi incoraggiato i colleghi a cercare "nei pozzi vicino a casa, ma erano tutti pozzi chiusi. Li abbiamo esplorati e ispezionati comunque, ma senza successo. Lui non ha mai fatto avvicinare nessuno di noi presenti al luogo nel quale è stato poi trovato e recuperato il corpo. La mia buona fede mi ha spinto a fidarmi”

DON ROBERTO ZAPPINO - PARROCO DEL PAESE
Il parroco del paese, Don Roberto Zappino, viene chiamato in causa nella vicenda più volte, anche da un sms anonimo. Al parroco è stato chiesto da quando non vede più il marito di Elena: “Non lo vedo dallo scorso 24 marzo. Lui non è più venuto qui in chiesa da noi e io non l’ho più cercato. Certo, poi in paese può capitare di intravedersi, ma senza parlare». Prima partecipava, veniva spesso in chiesa da lei. Come se lo spiega? «Non lo so. Anche il bambino più piccolo non è più venuto. Lo aspettavamo per la comunione, avevamo il suo vestitino pronto, invece non si è presentato nessuno. Poi ho saputo che hanno preferito fargliela fare nella chiesa di Santa Margherita. Forse per una questione di praticità. Ecco: il motivo potrebbe essere questo”.
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