top of page

Indagato il sacerdote che protegge l'assassino

  • GiallosuGiallo
  • 17 feb 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Sono stati troppi i "non ricordo" di don Giuseppe Sotgiu: davvero eccessiva la reticenza del sacerdote in riferimento ai fatti relativi all'efferato delitto della giovane Lidia Macchi avvenuto nel lontano gennaio 1987 a Varese. Stando all'accusa, don Sotgiu avrebbe cambiato due volte la sua versione al fine di fornire un alibi al presunto omicida Stefano Binda, incastrato dopo 29 anni grazie ad una perizia grafologica su una lettera contenete una delirante poseia inviata ai genitori della povera vittima ed arrestato il 15 gennaio 2016 con l'accusa di omicidio.

Il gip di Varese Anna Giorgetti avrebbe quindi inoltrato alla Procura la richiesta di reato per falsa testimonianza a carico di don Sotgiu, audito assieme ad altri testimoni con la formula dell'incidente probatorio.

Comments


News
Riprova tra un po'
Quando verranno pubblicati i post, li vedrai qui.

Se ti è piaciuto questo articolo, resta in contatto con noi: seguici su facebook e metti "mi piace" alla nostra pagina GIALLOsuGIALLO

bottom of page