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Infermiera killer arrestata per 13 omicidi

  • GIALLOsuGIALLO
  • 31 mar 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Avrebbe "terminato" 13 pazienti somministrando loro dosi massicce e letali di eparina. Questa l'accusa nei confronti di Fausta Bonino, 56 anni, infermiera professionale residente a Piombino, sposata con due figli; la donna sarebbe stata arrestata e condotta nel carcere di Pisa. Ad eseguire l'ordinanza cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Livorno, sono stati i carabinieri del Nas coadiuvati dai militari dell'Arma.

La donna, alle dipendenze dell'ospedale di Piombino da circa 30 anni, è indagata per omicidio volontario continuato: in 12 casi su 13 casi avrebbe usato lo stesso sistema. Nel sangue delle vittime, uomini e donne tra i 61 e gli 88 anni (che avrebbero persino avuto buone chances di guarigione), sono state rinvenute forti tracce di eparina (tra l'altro sostanza non compatibile con le patologie diagnosticate) che avrebbe causato delle emorragie mortali.

Da quanto emerso, l'infermiera non solo avrebbe avuto problemi di carattere psicologico (alcolismo, depressione, dipendenza da psicofarmaci), ma addirittura avrebbe smesso da tempo di seguire le prescrizioni medico-terapeutiche!

Ci si chiede: come mai è stato consentito ad una persona tanto disturbata di svolgere un lavoro così delicato? Nessuno si è mai accorto di nulla? Ci sembra assurdo.

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