LA SCEMA DEL CRIMINE - Tommaso Onofri [L'angolo della satira]
- La scema del crimine
- 7 apr 2016
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Tommaso Onofri, a soli 18 mesi, è stato sequestrato ed ucciso a calci e badilate, perché i suoi rapitori credevano di potersi arricchire chiedendo il riscatto al padre, allora direttore di un ufficio postale.
Sì, avete capito bene; un semplice direttore di un ufficio postale di provincia... mica Bill Gates! A distanza di 10 anni scarsi da questo ignobile delitto, Mario Alessi, assassino del piccolo Tommy, condannato all’ergastolo, potrebbe usufruire dei permessi stabiliti dalla legge e dedicarsi al lavoro durante la giornata.
Ora, so che c’è un oceano fra le condanne in Italia e quelle applicate, per esempio, nel Kentucky (iniezione letale e sedia elettrica), ma ci rendiamo conto che nel Bel Paese si risolve quasi sempre tutto a tarallucci e vino, nel refettorio di Don Mazzi!?
Per me questo criminale, dovrebbe stare in isolamento al Miglio Verde, insieme al topo Mister Jingles (portatore di leptospirosi), con tanto di salopette arancione e palla al piede e non al bar del dopo lavoro, oltretutto con un impiego garantito dallo stato italiano per agevolarne il reinserimento sociale … tanto noi, Alessi, in società, non lo rivogliamo.
Salvatore Raimondi, Mario Alessi e Antonella Conserva avevano un ventaglio di possibilità fra cui poter scegliere: ottenere un finanziamento e poi lasciare il paese, chiedere un prestito ad un amico da non restituire mai più, al limite organizzare truffa, oppure una rapina a mano armata, magari proprio nell’ufficio postale dello stesso Onofri e invece, hanno lucidamente progettato ed organizzato il rapimento di un bimbo innocente che hanno barbaramente ucciso, senza alcuna pietà. Permessi de che? Io Alessi, lo vedrei bene a dividere la cella con l’infermiera killer Daniela Poggiali. # Ci sono dei casi in cui la giustizia e la legge sono dei cugini così lontani che neanche si parlano. (Elis Râpeanu)
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