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"Non sono io il killer" dice l'infermiera

  • GIALLOsuGIALLO
  • 8 apr 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

ospedale, infermiera killer

Fa molto discutere la pesantissima accusa mossa contro Fausta Bonino, l'infermiera 55enne di Piombino definita "killer" e sospettata di essere l'autrice di molteplici omicidi (13 o forse 14) di pazienti ricoverati, cui avrebbe somministrato dosi letali di eparina.

Sarebbero dunque emersi numerosi indizi ma nessuna prova "regina" (come viene comunemente definito un elemento probatorio schiacciante).

La stessa indagata se ne sarebbe resa conto durante l'interrogatorio del GIP.

La donna, inoltre, avrebbe contestato le accuse contro di lei, riferendo di essere sana di mente, di non avere mai abusato di psicofarmaci né di alcool.

L'unico denominatore comune parrebbe essere la costante presenza in ospedale dell'infermiera in occasione di tutti i decessi sospetti. Ma anche qui, l'avvocato della donna, spiega come segue: "Perché lei era l'unica che non faceva i turni di notte e dunque era più presente in reparto rispetto agli altri colleghi".

Durante le trasmissioni La vita in diretta e Pomeriggio 5, andate in onda ieri, 7 aprile 2016, numerose sono state le testimonianze, sia a favore che contro.

Insomma, la Bonino sarebbe vittima di una congiura ordita, ai suoi danni, da colleghi e superiori?

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