Il caso
- GIALLOsuGIALLO
- 10 apr 2016
- Tempo di lettura: 8 min

LUOGO Albignasego (PD) - Padova ANNO 2016
Nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016 scompare misteriosamente una segretaria 55enne amante del ballo caraibico: Isabella Noventa. Dopo essere stata a cena alla pizzeria "Est Est Est" di Lion intorno alle 20:00 con il fidanzato, Freddy Sorgato, si sarebbe fatta accompagnare da quest'ultimo a bordo della sua Audi A6 in piazza Insurrezione a Padova e da allora se ne sarebbero perse le tracce.
La donna - che fa la segretaria - risiederebbe ad Albignasego (Padova) con l'anziana madre da cui mai si sarebbe allontanata senza preavviso (così riferisce chi la conosce bene). Fin da subito la versione del fidanzato Freddy appare poco credibile: l'uomo avrebbe riferito al fratello di Isabella di averla accompagnata in centro a Padova, dove la donna gli avrebbe detto di avere un appuntamento alle 22:00 con un'amica. Il fratello pensa immediatamente che Freddy stia mentendo poiché a suo dire la sorella non sarebbe stata certamente il tipo di persona che si avventura di notte da sola per le vie di una città. Isabella avrebbe avuto con sè solo uno dei due cellulari in suo possesso (così avrebbe riferito il fratello alla polizia) mentre l'altro sarebbe rimasto a casa, spento.
Il 19 gennaio 2016 gli agenti della Mobile interrogano Freddy Sorgato: un 47enne padovano trasportatore di carburante, per hobby insegnante di ballo e cicloamatore. Ma inizialmente non emerge nessun elemento di rilievo. Vengono passate al vaglio le immagini delle telecamere di videosorveglianza. 22 gennaio 2016. Inizialmente la polizia ipotizza che la donna si sia allontanata volontariamente. Ma secondo amici e parenti Isabella non avrebbe avuto motivi o preoccupazioni che avrebbero potuto spingerla ad allontanarsi da casa. La Procura apre un fascicolo contro ignoti per omicidio e sequestro di persona. Gli inquirenti scandagliano i tabulati telefonici relativi ai suoi due cellulari. Uno, irraggiungibile da quella famosa notte, sembrerebbe essersi volatilizzato. Gli agenti della squadra mobile non rilevano contraddizioni nella versione di Freddy e sembrano propensi a credere alla sua versione dei fatti: dai filmati riprodotti dalle telecamere di video sorveglianza posizionate nell'area limitrofa a Piazza Insurrezione, a Padova, sarebbe stato segnalato il passaggio di un'Audi bianca, lo stesso modello di macchina del Sorgato, intorno alla mezzanotte di venerdì. Inoltre il navigatore satellitare dell'automobile confermerebbe il tracciato. Nel frattempo (23 gennaio) si scava nel passato di Isabella Noventa. Pare infatti che, un paio d'anni fa, la 55enne avesse ricevuto alcune lettere anonime, inviate da una donna, nei confronti della quale sarebbe stato aperto un procedimento per stalking. La donna sarebbe stata gelosa della relazione tra Isabella e Freddy. Infatti le telefonate e le lettere risalirebbero al periodo appena successivo all'inizio della frequentazione con l'autotrasportatore: messaggi anonimi firmati "R." o "La tua amica del cuore" ricevuti tra il settembre 2013 e settembredel 2014, costringendo la donna a sporgere denuncia.
E' il 25 gennaio e sono passati ormai 10 giorni dalla sparizione della Noventa. Dalle telecamere emergono alcune immagini che mostrerebbero una donna, con una giacca del tutto simile a quella indossata quella sera da Isabella, dirigersi verso la piazza. Ma secondo i familiari (il fratello contesta che le scarpe non sarebbero le sue) non si tratterebbe di Isabella. Potrebbe dunque trattarsi di un piano premeditato? Una donna che, deliberatamente, si sarebbe fatta risprendere dalle telecamere fingendosi Isabella per avvalorare la versione del Sorgato? Per questo la polizia rivolge un appello a chiunque dovesse riconoscersi nella donna che si vede nelle foto, perché si metta in contatto con la questura di Padova.
Il 29 gennaio 2016 i sommozzatori dei vigili del fuoco iniziano a cercare il corpo della donna nel fiume Brenta, nel tratto compreso fra Noventa Padovana e le chiuse di Stra. Ma, di Isabella, nessuna traccia.
10 febbraio 2016: si scopre che un investigatore privato, assoldato dal fidanzato Freddy forse per gelosia o forse per soldi, avrebbe pedinato Isabella Noventa, registrando, in un paio di occasioni, tutti i suoi spostamenti. A suffragare l'ipotesi di un rapporto burrascoso, salta fuori una missiva dai toni molto aspri che Isabella scrisse all'ex fidanzato, riferendogli di sentirsi "presa in giro" da lui. A ciò si aggiungono i familiari della Noventa che puntano il dito proprio contro di lui. Inoltre non si trova il passaporto della donna.
Il 16 febbraio 2016 è il momento della svolta nelle indagini: in seguito ad un lungo interrogatorio, gli agenti della Mobile mettono in stato di fermo tre persone: Freddy Sorgato (l'ex fidanzato), la di lui sorella Debora Sorgato e Manuela Cacco la "tabaccaia", impiegata nell'esercizio commerciale di proprietà dello stesso Freddy. Tutti e tre con l'accusa omicidio premeditato in concorso e di occultamento di cadavere; i fermi vengono disposti dal PM Giorgio Falcone. La prima a cedere e a confessare è stata Manuela Cacco, facendo crollare gli alibi di un delitto "quasi" perfetto. Il secondo a crollare è Freddy.
Dalle prime indiscrezioni emergerebbe un quadro inquietante: Isabella sarebbe stata strangolata e il suo cadavere - non ancora rinvenuto - sarebbe stato gettato in un fiume. La persona con giacca bianca e cappuccio filmata dalle telecamere di videosorveglianza nel centro di Padova sarebbe Manuela Cacco, la tabaccaia, prestatasi ad una messinscena organizzata per depistare gli inquirenti. Il 18 febbraio 2016 si svolge l'udienza di convalida dei fermi davanti al GIP. Gli inquirenti ipotizzano che fra i tre vi fosse un accordo e che ciascuno avesse un ruolo ben preciso. Freddy avrebbe compiuto materialmente l'atto, forse strangolando Isabella, poi l'uomo avrebbe attivato apposta il gps della sua Audi e avrebbe guidato fino a piazza Insurrezione con Manuela Cacco la quale, vestita con gli abiti di Isabella, sarebbe passata intenzionalmente davanti alle telecamere per sviare le indagini. A quel punto il Sorgato sarebbe tornato a casa e sua sorella, Debora, sarebbe andata a riprendere la tabaccaia in centro. Tutti e tre - Freddy, Debora e Manuela - tra mezzanotte e mezza e mezzanotte e tre quarti, sarebbero stati filmati dalle telecamere di video sorveglianza posizionate a Noventa Padovana, dove risiede l'uomo.
Debora non aveva mai visto di buon occhio la relazione tra il fratello e la Noventa, pensava che la donna mirasse solo ai soldi di Freddy. Manuela Cacco, la tabaccaia di Camponogara, amica di Debora, era legata a Freddy da un rapporto che andava oltre l'amicizia. Pare infatti che la Cacco fosse terribilmente gelosa di Isabella la quale aveva fatto perdere la testa a Sorgato. Freddy confessa: parla di un tragico incidente avvenuto a casa sua durante un gioco erotico e dice di aver agito da solo. La sorella Debora nega ogni addebito mentre la tabaccaia giura di essersi prestata solo alla "recita" della camminata in piazza. Inoltre un sms, inviato a Freddy quella notte, tradirebbe la tabaccaia: il testo "Asaaas" suggerisce le voci "assassino" o "assassini". In base ai gravi indizi di colpevolezza emersi dalle indagini della squadra Mobile e dopo avere sentito i tre indagati, il giudice Cristina Cavaggion convalida i provvedimenti firmati dal pubblico ministero Giorgio Falcone e respinge le richieste di domiciliari avanzate dalle difese dei tre indagati. Nel frattempo i sommozzatori riprendono a cercare Isabella laddove Freddy asserisce di averne gettato il corpo (Argine Destro Brenta): le ricerche si focalizzano su una porzione delimitata del fiume - anche con l'ausilio di uno speciale radar subacqueo specifico per le acque torbide - di circa un chilometro; tuttavia viene rinvenuto solo un sacco nero.Ad un certo punto le operazioni vengono sospese per la tragica morte del sub della polizia Rosario Sanarico.
Il 22 febbraio 2016 emergono ulteriori dettagli riguardo alcune telefonate intimidatorie - partite da una sim intestata alla Cacco - ricevute da Isabella Noventa che tra il settembre 2013 e il settembre 2014 aveva presentato diverse denunce per stalking. All'epoca dei fatti, la tabaccaia, convocata dalla polizia, aveva riferito di avere subìto il furto del cellulare e di non essere quindi l'autrice delle chiamate.
Il 23 febbraio 2016 la Procura di Padova, come riportano i quotidiani locali, incarica la Guardia di Finanza di compiere accertamenti sul patrimonio da un milione e mezzo di euro in immobili di Freddy Sorgato. Secondo quanto quanto riportato dai quotidiani locali, infatti, dall’inizio della relazione con Isabella l'autotrasportatore ballerino avrebbe speso fino a duemila euro al mese tra cene, viaggi e serate danzanti. E' evidente a tutti che vita agiata di Freddy non dipende dai guadagni del suo lavoro.
Intanto la Polizia Scientifica passa al setaccio la villetta di Sorgato e la zona adiacente all’abitazione, con l’utilizzo di georadar, radiocamera e telecamera endoscopica. Sul posto anche una ruspa per scavare in un punto su cui lo strumento e i cani molecolari si sarebbero soffermati.
Il 24 febbraio 2016 vengono diffuse le riprese video delle telecamere che hanno filmato i passaggi delle auto di Freddy e della sorella Debora Sorgato, una Audi bianca seguita da una Golf bianca, prima in piazzale Stanga, rivolte verso Ponte di Brenta, poi in via Giotto, rivolte verso corso Garibaldi, a Padova. I passaggi, segnalati la notte del 15 gennaio, convincono gli inquirenti ad escludere che Freddy, come da lui stesso dichiarato, sia il solo responsabile della scomparsa di Isabella.
29 febbraio 2016: Paolo Noventa, il fratello della vittima, non si dà pace; vuole sapere come sia stata uccisa la sorella e, soprattutto, dove sia ne sia stato abbandonato il corpo, per poterle dare una degna sepoltura. E, invece, il cadavere di Isabella pare essere scomparso nel nulla. Paolo, dopo essersi studiato tutte le carte degli inquirenti, prova a ricostruire la dinamica degli accadimenti di quella notte maledetta, il 15 gennaio 2016, ripercorrendo gli spostamenti di Freddy, Debora e Manuela Cacco, arriva alla conclusione è che i fratelli Sorgato si sarebbero sbarazzati del cadavere gettandolo nel fiume, mentre la Cacco si aggirava in zona, cercando di depistare nei 23 minuti intercorsi tra 00.22 (quando l'auto di Debora - con a bordo probabilmente anche Freddy - parte dalla villetta) e le 00.45 (quando la stessa auto percorre il tragitto opposto).
1° marzo 2016: è la svolta. Vengono individuate delle tracce ematiche e biologiche nella cucina di Freddy Sorgato. È il posto dove gli inquirenti sospettano sia avvenuto il delitto.
Nello stesso giorno, Albignasego, si svolge una fiaccolata per dimostrare vicinanza e sostegno alla famiglia di Isabella Noventa. Vi partecipano 500 persone.
8 marzo 2016, altro colpo di scena. In seguito ad una perquisizione a casa del compagno di Debora Sorgato (incidentalmente un maresciallo dei Carabinieri), il cui appartamento (frequentato dalla donna) è ubicato nella stessa palazzina della Sorgato, all'interno di alcuni scatoloni vengono rinvenute due pistole (una Beretta calibro 7.65 con colpo in canna, e un'Astra spagnola con più di 50 proiettili) e ben 124mila euro, suddivisi in diverse mazzette. Di conseguenza, a carico della Sorgato viene subito aperto un fascicolo per riciclaggio e detenzione illecita di armi.
11 febbraio 2016: Manuela Cacco decide di confessare e l’inchiesta sull'omicidio di Isabella Noventa pare essere finalmente giunta ad una svolta decisiva. Nei giorni precedenti, la donna, visitata dai figli quotidianamente, era apparsa dimagrita e psicologicamente provata. La tabaccaia svela la messinscena della camminata in centro a Padova indossando il cappotto bianco di Isabella per fingere che la Noventa fosse ancora viva e così depistare le indagini sapendo di essere ripresa dalle telecamere.
14 marzo 2016: riprendono le perlustrazioni lungo il Brenta alla ricerca del corpo della segretaria 55enne, senza novità di rilievo. Campo base delle operazioni, con inizio alle 10.30, è la zona delle chiuse di Stra (Venezia) dove, alle ricerche dei sommozzatori, si affiancano quelle per via aerea con un elicottero della polizia.
15 marzo 2016: Durante la puntata di "Chi l'ha visto?", andata in onda mercoledì sera su RaiTre, davanti alle telecamere appaiono gli ex suoceri di Debora Sorgato. I genitori dell'ex marito, morto suicida, chiedono di riaprire il caso: "Vorremmo chiarire la morte di nostro figlio perché è sempre stata un mistero, hanno detto che si è ucciso però le spiegazioni non le abbiamo mai avute". E qui si inizia ad indagare anche sul passato della sorella di Freddy, un passato che sembra disseminato di morti in singolari coincidenze che alla luce dei recenti accadimenti potrebbero meritare un riesame.
16 marzo 2016: Paolo Noventa, nel corso della trasmissione "La vita in diretta" su Rai1, lancia un appello disperato a a Freddy e Debora Sorgato e Manuela Cacco, chiedendo loro di rivelare dove abbiano nascosto i resti di sua sorella, per poter almeno onorare la sua memoria con una degna sepoltura. Ma l'appello resta senza risposta.
23 marzo 2016: arriva la conferma tanto attesa. E' proprio sangue quello trovato nella cucina di Freddy Sorgato.
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