Ergastolo. Ma sono troppe le incertezze!
- GIALLOsuGIALLO
- 19 mag 2016
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(Bergamo) - "Movente e dinamica non sono chiari" così si esprime il Pubblico Ministero Letizia Ruggeri che per Massimo Giuseppe Bossetti chiede la massima pena: l'ergastolo. Decisiva sarebbe stata l'aggravante della crudeltà e della propensione ad infliggere sofferenza poiché la povera Yara sarebbe morta dopo una lunga agonia. Le numerose incertezze emerse nel corso del dibattimento, secondo la lunga esposizione della Ruggeri (circa 12 ore), non metterebbero in dubbio gli indizi finora raccolti senza contare la cosiddetta "prova regina" ovvero il DNA di "Ignoto1". Inoltre, le lettere scritte in carcere dal muratore di Mapello ed indirizzate alla detenuta "Gina", avvalorerebbero l'incapacità di controllo dell'accusato che quindi non sarebbe in grado di inibire i propri impulsi erotici. Secondo la difesa, invece, il processo continua ad essere basato sul "nulla" poiché si sarebbe parlato di tutto (al limite del gossip) tranne che di una quantomeno plausibile ricostruzione dei fatti. A giugno è attesa la sentenza. Lo ricordiamo: Massimo Bossetti, nei giorni scorsi, ha anche scritto alla madre, Ester Arzuffi, una lettera nella quale - prendendo atto che, a prescindere dall'esito finale, l'unica certezza sarà quella di avere una famiglia ormai completamente devastata - avrebbe manifestato la volontà di "farla finita".
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