Le figlie rivelano gli abusi e lei si impicca
- GIALLOsuGIALLO
- 20 mag 2016
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(Napoli) - Marianna Fabozzi, la compagna di Raimondo Caputo (il presunto killer di Fortuna), rientrata nel carcere di Pozzuoli, ha ha cercato di togliersi la vita impiccandosi nel bagno con un lenzuolo. La donna è stata salvata grazie agli agenti della Polizia Penitenziaria.
La Fabozzi era stata da poco ricondotta in carcere - dove si trova dal 4 maggio 2016 in seguito all'ordinanza del GIP del Tribunale di Napoli per violazione dei domiciliari (cui era stata condannata per avere taciuto le violenze sessuali del Caputo a danno delle sue stesse tre figlie) dopo essere stata convocata per la seconda seduta dell'incidente probatorio - quando è avvenuto il fatto.
La donna, lo ricordiamo, è la madre di quelle tre bambine che, testimoniando coraggiosamente, hanno indicato nel patrigno il colpevole sia degli abusi reiterati su loro stesse (cui la madre assisteva senza intervenire) che di aver violentato e poi lasciato cadere dall'ottavo piano del condominio 3 di Parco Verde, a Caivano, la piccola Fortuna Loffredo, causandone la morte. Ora è ricoverata nel centro sanitario carcerario ed è sottoposta a misura cautelare di isolamento sia per evitare altri tentativi di suicidio che per proteggerla dalle aggressioni delle altre detenute.
La Fabozzi è anche madre del piccolo Antonio, morto anch'egli tragicamente "cadendo", a soli quattro anni, da una finestra dello stesso condominio e sulla cui fine (in un primo tempo frettolosamente archiviata come "incidente") gli inquirenti ora hanno riaperto le indagini perché sospettano possa emergere qualche altra orribile verrità.
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